L’Etna al Congresso

Articolo di Andrea Raito

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CUN Sicilia

11/25/20243 min read

In data 19 novembre 2024, presso la Sala del Congresso degli Stati Uniti, è andata in scena la seconda audizione dedicata al fenomeno UAP che, a pochi giorni dalla prima in cui hanno testimoniato l’ammiraglio in congedo Tim Gallaudet, l’ex ufficiale del Dipartimento della Difesa Luis Elizondo, il giornalista Michael Shellenberger e l’ex membro del team di studio indipendente sugli UAP della NASA Michael Gold, ha visto questa volta la partecipazione del Dr. John Kosloski, direttore dell’AARO (All-Domain Anomaly Resolution Office), l’ufficio speciale preposto ad indagare a 360° il fenomeno UFO, creato in seno allo U.S Office of the Secretary of Defence nel 2022.

Kosloski, che ha ricoperto posizioni di leadership all’interno del Research Directorate of National Security Agency (NSA), è divenuto nuovo direttore dell’AARO lo scorso agosto, subentrando al fisico Sean Kirkpatrick. In qualità di neo direttore, Kosloski, durante la seduta al Congresso presieduta dalla Senatrice democratica K.E. Gillibrand, ha presentato una summa dei risultati che il suo ufficio è riuscito ad ottenere in questi ultimi mesi di intenso lavoro, dichiarando in prima battuta che ad oggi non esistono prove sostanziali circa l’origine extraterrestre di questi fenomeni aerei. A sostegno di tale dichiarazione è stato mostrato un grafico rappresentante le segnalazioni UAP raccolte dal 1996 al 2024 di cui circa il 75% sono risultate essere nient’altro che palloni aerostatici, il 16% droni, il 6% uccelli, 1% satelliti, un altro 1% aerei. Soltanto un ulteriore 1% non ha ancora avuto una spiegazione e proprio su queste si sta lavorando più intensamente; il capo dell’AARO ha poi voluto specificare che il lavoro d’indagine sui casi che arriveranno in futuro sarà reso ancora più difficile vista la messa in orbita di sempre più numerose costellazioni di satelliti, come gli Starlink di Musk.

Proseguendo la presentazione, sono stati poi mostrati 3 filmati come esempi di casi UAP risolti su cui l’AARO sembra non avere più dubbi in quanto rivelatisi oggetti volanti di tipo convenzionale: sia l’oggetto filmato nel 2013 sull’aeroporto di Puerto Rico, sia il velivolo misterioso del celebre video “Go Fast”, presentato entusiasticamente al pubblico per la prima volta nel 2017, dopo accurate analisi, non mostrerebbero infatti alcuna stupefacente caratteristica tale da poterli definire tecnologicamente avanzati.

Il terzo ed ultimo video merita una menzione particolare, poiché rivelatosi una vera e propria sorpresa soprattutto per il pubblico siciliano: è stato mostrato al Congresso USA un video del 2018, girato da un drone operante nel Mediterraneo e riguardante un avvistamento UAP sull’l’Etna. Durante l’eruzione del dicembre di quell’anno, il velivolo stava riprendendo il vulcano, quando nell’inquadratura apparve uno strano oggetto che apparentemente, a velocità sostenuta, sembrava attraversare indenne la coltre di fumi e ceneri incandescenti emessi dall’Etna senza subire alcun danno o variazione nell’assetto di volo. Per stessa ammissione di Kosloski, il video, presentato al pubblico per la prima volta, ha richiesto un lavoro d’analisi non indifferente che ha coinvolto l’IC ( Intelligence Community), la S&T (Science & Technology) e persino un vulcanologo. Il filmato, passato al setaccio con speciali software di modeling 3D ed analizzato pixel dopo pixel , ha rivelato che l’UAP altro non era che un comune pallone aerostatico spinto dal vento e distante dal pennacchio di fumo niente meno che 170 Km; una bella differenza rispetto a quanto il video sembrava mostrare.

L’udienza non ha poi fornito altre particolari informazioni avviandosi alla conclusione con gli auspici della senatrice Gillibrand e di Kosloski ad una maggiore collaborazione e trasparenza da parte delle altre entità governative sulla questione UAP , sollecitando nuovi whistleblower e testimoni oculari a rivolgersi con piena fiducia all’AARO, per contribuire alla risoluzione di un fenomeno che, anche se al momento definito di matrice non extraterrestre, sta mettendo e forse metterà sempre più in pericolo la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Ancora una volta le audizioni al Congresso non hanno particolarmente brillato per novità, soprattutto per chi mastica ormai da decenni, sia per passione che per vera e propria ricerca, la questione UFO/UAP e che aspetta soltanto le ammissioni ufficiali circa l’esistenza degli extraterrestri. Nonostante ciò a noi ricercatori ed appassionati siciliani resta la piccola soddisfazione che sia stato portato un assaggio di Sicilia nelle grandi aule del Congresso USA.

Andrea Raito